Sicuramente avrete sentito parlare di un’operazione di trading importantissima: vendere allo scoperto. Si tratta di una pratica abbastanza nota sia a chi opera nel trading online che a chi ricorda la grande crisi del mercato immobiliare del 2009. Questa crisi, che inizialmente ha interessato gli Stati Uniti, ma si è presto riversata su tutto il mondo, ha reso estremamente famosa la vendita allo scoperto. Come dicono in America: to short.
In questa guida operativa, effettuerò una completa analisi di questa pratica, spiegando cos’è e il modo in cui funziona. Inoltre, è d’obbligo citare la grande crisi del 2008/9, in quanto ci sono investitori che sono riuscito a trarre profitti pari a milioni di dollari proprio grazie ad una perfetta applicazione di questa pratica.
Ma prima di tutto vorrei presentarmi (per quelli che ancora non conoscono il mio blog chiaramente): mi chiamo Marco Gentili, vengo da Frascati e sono un normalissimo geometra.
Mi preme fare chiarezza su argomenti del genere in quanto, questa in particolare, è una pratica che può portarvi a trarre profitti interessanti dal ribasso di un titolo, ma per farlo dovete usare una piattaforma di investimento che ve lo permette come eToro o le altre che uso io (eccole qui sotto):
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Non da sottovalutare anche perché con la tradizionale compravendita di azioni, si può speculare sono al rialzo. I titoli al ribasso faranno verificare delle perdite agli investitori. Andremo a vedere il significato di vendere allo scoperto e come funziona questo tipo di investimento.
Non è tutto.
Vi mostrerò un esempio di vendita allo scoperto e più nello specifico cosa vendere, per poi fare chiarezza mediante le due tradizionali analisi: tecnica e fondamentale.
Vendita allo scoperto – Introduzione:
❓Cos’è: | Investire “puntando” sul ribasso del prezzo di un asset |
⛔Si rischia?: | Si |
🔑Strumento tipico: | CFD (Contratti per differenza) |
💡Quando vendere allo scoperto: | Trend ribassisti |
🏆Top Broker: | Elenco migliori piattaforme |
La vendita allo scoperto, in inglese short selling, è un’operazione finanziaria che consiste nella vendita di strumenti finanziari non posseduti con successivo riacquisto. Ovviamente chi effettua questa operazione prevede che il prezzo di riacquisto di questi strumenti derivati sia inferiore al prezzo di vendita precedente.
Se si verificano queste condizioni l’operazione darà esito positivo e porterà a trarre profitti a seconda del capitale investito. Detto ciò, avete potuto ben notare che si tratta di un vero e proprio investimento al ribasso, ossia si scommette sul crollo di un determinato titolo per poi riacquistare derivati dello stesso ad un prezzo inferiore.
Andando più nel dettaglio per capire bene cosa significa vendere allo scoperto, gli strumenti finanziari di cui vi ho appena parlato vengono prestati temporaneamente al venditore allo scoperto, o da una banca o da un intermediario finanziario.
Di solito, questo prestito preclude il pagamento di un interessa annuale al broker di fiducia in relazione alla durata in giorni dell’operazione di vendita allo scoperto.
Il profitto del broker, oltre che dall’interesse appena citato, proviene da un margine di garanzia per l’operazione (ad esempio il 50% del controvalore scambiato). Vi starete chiedendo, quindi vendere allo scoperto comporta dei guadagni assicurati?
Assolutamente no.
Infatti, si può incappare anche in una perdita maggiore rispetto al capitale investito.
Proprio per questo il broker (sceglietene uno tra quelli consigliati), non solo congela i fondi provenienti dalla vendita allo scoperto a garanzia e copertura del successivo riacquisto, ma richiede anche un ulteriore importo (margine di garanzia).
Questo per tutelarsi dalla possibilità che il venditore riesca a ricoprirsi riacquistando i suddetti strumenti finanziari a prezzi considerevolmente maggiori rispetto a quelli di vendita.
Fatto ciò, il broker provvede a svincolare il margine contestualmente alla chiusura della posizione, ovvero quando gli strumenti finanziari vengono riacquistati.
Questa operazione viene tecnicamente definita “ricopertura dello scoperto”. Detto ciò, vi ho illustrato il quadro generale per avere maggiore chiarezza su cosa significa vendere allo scoperto.
Andiamo ora a vedere insieme come vendere allo scoperto. Tenete a mente, infatti, che la procedura appena illustrata è quella diretta. Vendere allo scoperto con broker come eToro, invece, comporta meno rischi e spese.
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Prima di giungere ad una fase più tecnica della guida, mi preme elencarvi tre delle migliori piattaforme di trading sulle quali potrete tranquillamente vendere allo scoperto.
Elenco migliori piattaforme per vendere allo scoperto:
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Questi broker di cui vi parlerò a breve, vi permetteranno di investire in CFD. Questi sono gli strumenti derivati più utilizzati al giorno d’oggi, ed anch’essi vi permetteranno di investire al ribasso e di ricavare profitti nel breve periodo, a volte anche in poche ore.
Ci tengo a sottolineare che i broker che troverete nella mia guida godono tutti di regolamentazione e certificazione CONSOB e CySEC, le due autorità che osservano e regolano i mercati finanziari in Italia ed in Europa.
Inoltre, queste piattaforme vi permetteranno di iniziare ad operare nel trading online con dei veri e proprio conti demo gratuiti illimitati, attraverso i quali potrete spaziare tra i vari titoli proposti senza alcun deposito. Richiedi qui subito il tuo conto demo sul sito ufficiale di eToro.
Vi anticipo che si tratta di eToro, Capital.com ed IQ Option. Tre piattaforme che ossi si presentano come dei veri e propri leader di settore, nonostante una concorrenza molto forte.
Disclaimer: eToro is a multi-asset investment platform. The value of your investments may go up or down. Your capital is at risk.
La prima piattaforma di cui andrò ad esporvi l’offerta è eToro (clicca qui e visita subito il sito ufficiale). Il colosso cipriota, pilastro del trading online, vanta una community di utenti che si aggira intorno agli 11 milioni e mette a loro disposizione un numero di titoli non indiscreto.
L’offerta di eToro è molto vasta, ma si concentra, in particolar modo, alla formazione di traders principianti. Tra i servizi più adorati dagli utenti non posso non menzionarvi il Social Trading e il Copy Trading.
In riferimento al primo, è una pratica che vi permetterà di visitare i profili di traders esperti e di leggere le proprie recensioni in merito ad un determinato investimento. Un ottimo modo per avvicinarsi al trading online e per capire il perché di una determinata scelta piuttosto che un’altra.
Recensioni che possono valere anche come dei consigli, essendo loro dei traders affermati.
Puoi provare il social trading di eToro qui
Disclaimer: Copy Trading does not amount to investment advice. The value of your investments may go up or down. Your capital is at risk.
Quanto al secondo servizio, cos’è il Copy Trading? Sto parlando di una pratica che consiste letteralmente nel copiare uno o più investimenti di altri traders.
Così facendo potrete assicurarvi una buona somma di denaro da cui partire per i vostri futuri investimenti, e potrete imparare delle dritte che più in avanti vi saranno sicuramente utili. (Sempre che voi decidiate di affidarvi a traders in gamba).
Clicca qui ed investi anche tu con il servizio di Copy Trading di eToro.
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eToro, infatti, è uno dei pochissimi broker online che vi permetteranno di investire in real stocks, ossia in vere e proprie azioni. Una valida alternativa per quanti non vogliono utilizzare qualsiasi tipo di strumenti derivati ma desiderano concentrarsi sulla compravendita di vere e proprie azioni. Dunque, una piattaforma che ben si adatta sia a traders principianti che esperti in quanto fornisce diverse scelte agli utenti.
Clicca qui e comincia da subito ad investire in real stocks sul sito ufficiale di eToro.
Disclaimer: Your capital is at risk. Other fees apply. For more information, visit etoro.com/trading/fees.
Inoltre, anche se non è tra i migliori del settore, eToro ti fornisce dei buoni segnali di trading per effettuare le giuste previsioni. Integrando ciò ad un’interfaccia molto semplice da usare e alla possibilità di applicare tutti i tipi di indicatori di trading, eToro offre delle previsioni che sono seconde solo alla sua principale concorrente Capital.com.
Detto ciò, questo broker vi permetterà di aprire un conto demo gratuito illimitato. In questo modo potrete iniziare a muovervi sui diversi asset ed investire a rischio zero attraverso la valuta virtuale.
Clicca qui ed apri subito il tuo conto demo sul sito ufficiale di eToro.
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La seconda piattaforma che ho deciso di proporvi in questa guida è Capital.com (clicca qui e visita subito il sito ufficiale). Essendo questo un broker leader di settore, posso affermare che è un diretto concorrente dell’appena citato eToro. Vanta anch’esso di una community di utenti molto vasta ed offre innumerevoli titoli su cui investire. L’offerta di Capital.com, però, si differenzia molto da quella appena analizzata di eToro.
Difatti, questo broker si concentra su una più minuziosa analisi piuttosto che sul trading automatico. Questo attraverso i segnali elaborati da Trading Center. A differenza delle tradizionali analisi algoritmiche, spesso suscettibili all’errore, quella elaborata da Trading prende in considerazione anche la componente di natura tecnica.
Ne discerne un risultato estremamente preciso che porta a ridurre il rischio del vostro investimento. Molto utile per i traders principianti che vogliono affidarsi ad un’analisi ben architettata e molto precisa.
Clicca qui e ricevi anche tu i segnali di Trading Center di Capital.com. Per ampliare la sua offerta, Capital.com ha ben pensato di integrare i segnali di Trading Center con un manuale di trading online scaricabile gratuitamente in versione eBook.
In esso potrete trovare tutte le pratiche più note del trading online e delle informazioni che vi saranno utili nel vostro percorso di formazione.
Questo per fornire almeno una base a chi decide di iniziare questa pratica non avendo strumenti adatti a sufficienza per immergervi del tutto.
Clicca qui e scarica subito il manuale di trading online di Capital.com. Mi sento di spezzare una lancia in favore di questo broker anche e soprattutto per la piattaforma messa a disposizione dei propri utenti.
Sto parlando della rinomata MetaTrader4, piattaforma che tutti i traders adorano e stimano particolarmente. Questo grazie alla sua semplice ed intuitiva interfaccia che abbraccia fasce di traders di diverso rango, principianti, ma anche esperti.
Difatti, nonostante la casa di produzione MetaQuotes Software Corp. abbia rilasciato una successiva versione con il nome di MetaTrader5, sia gli utenti che la stessa casa di produzione continuano a fare riferimento alla versione precedente.
Ciò la dice lunga sul suo ottimo funzionamento.
Clicca qui e comincia anche tu ad operare sulla famosissima MetaTrader4 con Capital.com. Infine, anche Capital.com vi permetterà di aprire un conto demo gratuito illimitato senza effettuare alcun deposito.
Potrete investire con valuta virtuale e cominciare a muovervi sui titoli che vi interessano con lo scopo di apprendere quante più informazioni utili possibili. Clicca qui per aprire subito il tuo conto demo illimitato gratuito su Capital.com.
La terza e ultima piattaforma di cui oggi vi parlerò è IQ Option (clicca qui per visitare il ufficiale).
Nonostante di recente fondazione rispetto alle altre due piattaforme di cui vi ho parlato, questo broker si è subito messo al passo con i rispettivi competitor.
Secondo le statistiche, difatti, è riuscito a “soffiare” a questi ultimi un numero di utenti non indifferente.
Merito soprattutto dell’interfaccia che la piattaforma presenta e la sua facilità di utilizzo.
L’offerta di IQ Option è particolarmente vantaggiosa per i traders alle prime armi. Infatti, questo broker vi permetterà di iniziare a fare trading con un vero e proprio conto dimostrativo. In questo modo potrete imparare in pochi passi le pratiche più note del trading online.
Ciò che ha reso IQ Option così famoso è la possibilità di effettuare depositi minimi a cifre molto basse: a partire da 10 euro soltanto.
Per ampliare questa caratteristica IQ Option ha concesso agli utenti di operare attraverso importi minimi di investimenti, spesso a partire da 1 solo euro.
Vai qui per richiedere il tuo conto demo gratuito illimitato sul sito di IQ Option.
Detto ciò, vi sarete sicuramente accorti di quanto questa piattaforma vada ad agevolare i traders principianti. Difatti, questi ultimi di certo non hanno un grande capitale iniziale da investire. Proprio per questo, uno dei broker che vi consiglio se volete iniziare a fare trading online è IQ Option.
Mi preme informarvi del fatto IQ Option detenga l’esclusiva in Italia per operare con le Opzioni FX.
Queste si presentano come dei futures. Esse, infatti, sono dotate di una scadenza e a differenza dei CFD non possono essere rinnovate.
Inoltre, si possono trarre profitti sia dal rialzo che dal ribasso in base al momento dell’investimento.
Se vi affascina questo tipo di investimento, IQ Option è l’unica piattaforma che vi consentirà di operare attraverso questi strumenti. Clicca qui per iniziare subito ad operare con le Opzioni FX di IQ Option.
Molti anni fa questa pratica della vendita allo scoperto era possibile in tantissimi mercati. Dal 2008, invece, ha subito delle restrizioni, tant’è che in occasione di alcune particolari circostanze i governi possono vietare di vendere allo scoperto un titolo.
Questo perché la vendita allo scoperto causa un abbassamento del prezzo se nello stesso periodo ci sono molte persone che stanno effettuando questa stessa pratica.
E ancora, il divieto è stato imposto proprio perché non si sta vendendo un titolo che non ci interessa più, bensì lo si sta facendo per speculare. Dunque, andiamo ora a vedere cosa è possibile vendere allo scoperto al giorno d’oggi.
Nota bene: il divieto di un governo di vendere allo scoperto un titolo non si estende ai CFD. Investendo in CFD con broker come Capital.com, infatti, potrai comunque investire al ribasso sul titolo.
È possibile vendere allo scoperto titoli di stato? Ovviamente sì. I titoli di stato sono obbligazioni emesse dallo Stato. Le nazioni spesso non riescono a coprire le spese pubbliche con le entrate e chiedono in prestito denaro ai risparmiatori.
Acquistando titoli di stato darete denaro a quest’ultimo che, per ripagarvi, vi darà un interesse periodico e alla fine della scadenza salderà l’intero prestito.
Detto ciò, vi converrà sapere che è possibile anche vendere allo scoperto BTP, ossia titoli di stato con scadenza ogni 3, 5, 10, 30 o 50 anni e cedole pagate ogni sei mesi.
Andando ad operare con i BPT Italia, ad esempio, andrete a vendere allo scoperto nella Borsa Italiana. Si tratta di un’operazione rischiosa e non accessibile ai retail trader. Ecco perché vi consiglio di impiegare uno strumento che vi permetta di investire al ribasso.
Con i CFD di eToro si può investire al ribasso sulle Borse senza esporsi eccessivamente.
Come vi ho accennato in precedenza è ovviamente possibile vendere allo scoperto azioni. Dovete tenere conto dei relativi tasso d’interesse e margine di garanzia cui dovrete versare al broker in questione.
Infatti, dovrete versare al broker che vi ha prestato l’azione un tasso di interesse. A questo va aggiunto il margine di garanzia che spesso si aggira intorno al 50% del valore scambiato.
Facendo ciò, vi troverete a vendere allo scoperto in Borsa. Ovviamente, potrete anche andare short su, ad esempio, azioni Amazon con l’offerta dedicata di Capital.com (cliccate qui)
Ebbene sì, è possibile vendere allo scoperto anche obbligazioni.
Queste altro non sono che dei titoli di debito. Di solito le aziende che hanno imminente bisogno di denaro possono emettere obbligazioni, anche perché queste hanno condizioni più vantaggiose rispetto ai prestiti bancari.
La pratica della vendita allo scoperto in questo caso funziona allo stesso modo dei titoli di stato. Le raccomandazioni che vi faccio, dunque, sono le stesse.
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Altro asset sul quale è consentito vendere allo scoperto è quello delle criptovalute.
Per operare su questo asset il mio consiglio è quello di tenere sempre d’occhio le vicende che interessano queste valute particolari.
Difatti, per effettuare delle giuste previsioni è molto importante l’analisi tecnica sulla criptovaluta cui si decide di fare affidamento.
Detto ciò, è possibile vendere allo scoperto in Bitcoin, ossia la criptovaluta più in voga da anni a questa parte.
Da questa, infatti, derivano le variazioni anche delle altre criptovalute di maggior importanza.
Ve ne cito alcune come: Ripple, Ethereum, Monero, Litecoin e Dash Coin.
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Innanzitutto, dovete sapere che gli ETF (Exchange Traded Funds) sono particolari fondi d’investimento che adottano un tipo di strategia passiva.
Ciò significa che gli ETF hanno come obiettivo quello di replicare l’andamento di un determinato indice o il prezzo di una determinata asset class.
A differenza dei fondi attivi, andando ad acquistare un ETF si sa già in quali prodotti saranno investiti i propri risparmi.
Detto ciò, il fallimento o il successo darà determinato dall’andamento dell’indice stesso.
Ebbene sì, come avrete potuto intuire è possibile anche vendere allo scoperto ETF. Cliccate qui per l’offerta completa di Capital.com al riguardo
Uno dei casi più emblematici di questa pratica riguarda le vendite allo scoperto del mercato immobiliare che hanno portato poi alla famosa crisi del 2009.
In sostanza, cosa successe?
Nel 2005 l’americano Michael Burry capì che il mercato immobiliare presto sarebbe crollato e che i prezzi degli immobili avrebbero fatto verificare una discesa pazzesca.
Questo perché il mercato immobiliare si reggeva su mutui ad altissimo rischio. In America, infatti, le banche concedevano mutui senza chiedere alcuna garanzia, motivo per cui anche gli individui senza reddito potevano tranquillamente chiedere un prestito.
La situazione andò proprio in questa direzione.
Molti mutuatari iniziarono a non pagare le rate e le banche, per coprire i tantissimi prestiti concessi, furono costrette a sottrarre le case ai mutuatari e a rivenderle all’asta ad un prezzo evidentemente ribassato.
Operazione che si ripeté più e più volte portando al collasso il mercato immobiliare e le stessa banche.
Gli effetti di questa crisi sconvolsero l’economia mondiale e, più in particolare, quella dell’occidente globalizzato.
Oggi conosciuta come crisi dei subprime, molti esperti del settore sostengono che i suoi lasciti siano ancora visibile nel mondo attuale.
Eccovi illustrato uno dei casi più emblematici del mercato finanziario americano, dove la vendita allo scoperto delle obbligazioni immobiliari portarono al collasso il sistema delle banche. Per questo motivo gli americani sono molto scettici su molti strumenti derivati, in primis i CFD.
Ora che avete ben chiaro cosa vuol dire vendere allo scoperto e su quali asset è possibile farlo, vi starete chiedendo: chi può vendere allo scoperto?
Ovviamente tutti coloro i quali dispongono degli strumenti necessari.
Sto parlando sia di investitori retail che di grandi investitori.
È una pratica che affascina molti traders alle prime armi in quanto anche questa, come l’investimento in strumenti derivati CFD, consente loro di guadagnare nel breve periodo.
Quanto agli investitori che dispongono di un ingente capitale, questi utilizzano questa pratica perlopiù per investimenti nel medio e lungo periodo.
Il mio consiglio è sempre quello di rivolgervi a broker che godono delle certificazioni e regolamentazioni CONSOB e CySEC, in modo da avere maggiore affidabilità e sicurezza sia per quanto riguarda il proprio denaro che le stesse operazioni. Non a caso all’inizio di questa guida troverete tre dei migliori broker online (eToro, Capital.com e IQ Option).
Questi mettono a vostra disposizione delle offerte molto vantaggiose che vi consentiranno di operare in questo particolare settore con il massimo delle agevolazioni.
Diffidate sempre da quanti si pubblicizzano garantendo zero rischi ed il massimo dei profitti.
Non è affatto vero.
Questo è un campo che richiede una dose di studio ed impegno quotidiano al fine di operare nel modo corretto.
Utilizzare gli strumenti giusti su piattaforme non affidabili vi comporterà sicuramente una detrazione dai vostri profitti, ma anche un profilo di scarsa discrezionalità.
Molto importanti per effettuare un’ottima operazione di vendita allo scoperto sono due tipologie di analisi: analisi tecnica e analisi fondamentale.
L’analisi fondamentale altro non è che una tipologia di analisi che andrà a fornirvi una previsione e una panoramica del titolo in questione più precisi. In essa figurano il fatturato di una società, il suo utile netto, il numero di dipendenti, il numero di sedi ecc.
Tutti questi dati vi saranno utili per comprendere meglio l’azienda sulla quale state decidendo di investire. Detto ciò, il mio consiglio è quello di tenere sempre sott’occhio l’andamento della società in questione e dei collegamenti con altri enti o società. Questa operazione è molto facilitata dal kit professionale di Capital.com (cliccate qui per riceverlo gratis)
È, oltretutto, molto importante individuare eventi che possano, in qualche modo, far virare l’andamento di un titolo.
Inoltre, integrando con la seconda tipologia di analisi che vi illustrerò nel prossimo paragrafo, avrete delle conclusioni impeccabili.
Quanto all’analisi tecnica, vi sto parlando di una tipologia di analisi di natura più analitica.
Difatti, questa analisi è svolta direttamente sul grafico. Nonostante possano sembrare degli elementi molto fastidiosi e difficili da usare, in questo settore sono più che importanti e da tenere costantemente in considerazione.
La tipologia di grafico più utilizzata dai traders online è il grafico a candele giapponesi. Esso è costituito da candele e fornisce moltissime informazioni utili sia per quanto riguarda l’andamento attuale del titolo, sia per effettuare le giuste previsioni.
Per questo, il mio consiglio è quello di imparare sin da subito a leggere questi complessi strumenti analitici, per poi poter effettuare le giuste previsioni in maniera completamente autonoma.
In questa guida vi ho parlato di cosa sono e di come comprare e vendere allo scoperto.
Quello che vi starete chiedendo è: conviene vendere allo scoperto?
Ovviamente sì, se lo fai con gli strumenti e le piattaforme adatte.
Inoltre, vi interesserà sapere che è una pratica molto effettuata da traders principianti, in quanto investire in strumenti derivati e ricavare profitti dal breve periodo sono delle prerogative che questi ultimi si fissano.